linfoadenopatie

Cos’è?
Il termine linfoadenopatia indica linfonodi aumentati di volume per cause differenti. La linfoadenopatia può manifestarsi in una sola area del corpo, come il collo, o può essere generalizzata, interessando diverse aree. Le cause più frequenti sono di tipo infettivo, virale o batterico (infezione delle alte vie aeree, denti, bocca). A volte possono aumentare di dimensione in seguito a patologie oncologiche come i linfomi.
Clinica
Le caratteristiche cliniche delle linfoadenopatie dipendono dalla patologia di base. Una linfoadenopatia su base infettiva generalmente è caratterizzata da linfonodi mobili, dolenti, dolorabili, la cute sovrastante può andare incontro ad arrossamento e qualche volta possono colliquare fistolizzando all’esterno (formando dei tramiti sulla cute con fuoriuscita di materiale purulento). Ci possono essere dei sintomi generalizzati come la febbre indice di flogosi. Una linfoadenopatia in caso di linfoma, si presenta invece come una tumefazione dura non dolente, non mobile con cute sovrastante integra con una sintomatologia generale specifica.
Diagnosi
La diagnosi di linfoadenopatia si basa sulla storia clinica e sull’esame obiettivo. L’ecografia può darci informazioni generali sulle caratteristiche del linfonodo. A volte può essere necessaria una biopsia, soprattutto nel sospetto di patologia maligna.
Terapia
Il trattamento chirurgico è il trattamento di scelta in molte situazioni. In alcune è possibile fare una asportazione completa del linfonodo. In altri è possibile fare un drenaggio del linfonodo stesso ed eventualmente un secondo intervento non in fase acuta. Nella patologia tumorale la chirurgia è necessaria per fare diagnosi.